Monza, 24 febbraio 2018 – Le palazzine con i loro appartamenti disegnano un cerchio in un mezzo a un terreno di 14mila metri quadrati alla periferia di Monza, in via Casanova. Attorno, un percorso fiorito e un grande spazio con orto e frutteto. Mentre al centro del borgo, batte il cuore della vita sociale di chi, entro la fine della primavera, verrà a vivere in questo villaggio unico in Italia. Lo hanno voluto chiamare Il Paese ritrovato. Come un nuovo quartiere dove abiteranno persone malate di Alzheimer. Una via di mezzo tra la vita di un tempo e la casa di riposo. Perché «esiste un momento in cui non è più sostenibile restare in casa ma si è ancora relativamente autonomi. Ecco che qui diamo la possibilità ai pazienti di ritrovare la ritmicità di una vita normale», racconta Roberto Mauri, direttore della cooperativa La Meridiana. Dopo aver girato mezzo mondo in cerca di idee innovative, «visto che non dobbiamo inventare l’acqua calda, abbiamo deciso di replicare il progetto di Hogeweyk, vicino ad Amsterdam». Una sfida da quasi 9 milioni e mezzo di euro anche se «6,5 sono già stati coperti da donazioni».
Articolo publicato su Il Giorno il 24 febbraio 2018
Continua a leggere QUI