Per la prima volta, esattamente alle 17,30, hanno suonato le campane della chiesa de “Il Paese Ritrovato”. Una melodia per festeggiare l’imminente Natale e per accompagnare l’accensione delle luci dell’albero che svetta al centro del primo villaggio italiano che ospiterà le persone con demenza e con Alzheimer.
Un luogo di cura del tutto speciale. Ispirato da un’esperienza già attiva in Olanda, “Il Paese Ritrovato” ha aperto ieri le sue porte. Ha mostrato lo stato dell’arte. Il cantiere è quasi ultimato. Le maestranze stanno lavorando all’interno degli edifici per le ultime rifiniture. Mancano poche settimane al taglio del nastro. Tutto è stato realizzato in tempi record.
“E’ trascorso giusto un anno – ha esordito Roberto Mauri, direttore della Cooperativa la Meridiana, – da quando il Comune di Monza ha concesso il permesso di costruire de “Il Paese Ritrovato”. I lavori iniziarono l’8 gennaio scorso ed oggi, 21 dicembre 2017, siamo quasi al traguardo. Abbiamo lavorato a ritmo serrato e realizzato tutto questo in tempi record. Ci eravamo prefissati di costruire il villaggio in 15 mesi. Dopo meno di un anno siamo quasi giunti alla fine dei lavori e ipotizziamo di tagliare il nastro a fine febbraio, comunque non oltre marzo.”
Articolo publicato su il Dialogo di Monza il 22 dicembre 2017
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